
Note biografiche di San Simeone di Gerusalemme (27 Aprile)
Chi era San Simeone di Gerusalemme?
San Simeone fu il secondo vescovo di Gerusalemme, successore diretto di San Giacomo il Minore, “fratello del Signore”. Secondo la tradizione, era un parente di Gesù, forse un cugino, e visse nel I secolo.
In che periodo visse?
Viveva in un tempo cruciale per la Chiesa nascente: tra la caduta di Gerusalemme nel 70 d.C. e le prime persecuzioni sistematiche dell’Impero Romano contro i cristiani. Fu vescovo per molti anni, guidando la comunità tra difficoltà, guerre e tensioni religiose.
Come divenne vescovo di Gerusalemme?
Dopo il martirio di San Giacomo, Simeone fu scelto come suo successore per la sua sapienza, la sua parentela con Gesù e la sua profonda fede. La sua autorità era riconosciuta anche dalle altre Chiese: la sua voce era ascoltata, e molti lo cercavano per consiglio.
Quali difficoltà affrontò?
Durante il suo episcopato, Gerusalemme fu distrutta dai Romani. I cristiani, seguendo un’ispirazione divina, fuggirono nella città di Pella, in Transgiordania, salvandosi così dalla catastrofe. Simeone fu la guida di questo esodo.
Morì martire?
Sì. Fu arrestato durante l’impero di Traiano, accusato di essere cristiano e discendente di Davide. Venne torturato e crocifisso all’età di 120 anni, secondo quanto racconta lo storico Egesippo. La sua longevità e resistenza furono viste come segno della forza dello Spirito.
Cosa ci insegna oggi San Simeone?
Simeone ci ricorda che la fedeltà a Cristo non conosce età, né paura. Anche in mezzo a rovine e persecuzioni, egli ha guidato con coraggio la Chiesa, tenendo viva la speranza e la memoria di Gesù proprio nei luoghi dove Egli aveva camminato.
O Dio, che hai dato a San Simeone la forza di guidare la Chiesa di Gerusalemme nei tempi della prova,
donaci di essere saldi nella fede e fiduciosi nella tua promessa,
per essere, come lui, segni di speranza nel mondo.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Recita
Olimpia Galimberti, Agata Circiello, Maddalena Buttolo
Musica di sottofondo
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