
Note biografiche
Chi passeggia per Napoli non può ignorare l'imponente chiesa del Gesù Nuovo, al cui interno si trova la tomba di San Giuseppe Moscati, il medico santo che oggi la Chiesa ricorda. Conosciuto come "il medico dei poveri", Moscati dedicò la sua vita a curare non solo i corpi, ma anche le anime dei suoi pazienti, portando la sua fede cristiana nel mondo della medicina.
Chi era Giuseppe Moscati?
Nato a Benevento nel 1880, ma cresciuto a Napoli, fin da giovane si distinse per la sua intelligenza e il desiderio di aiutare il prossimo. Studiò medicina e divenne professore universitario, ma non si limitò a svolgere la sua professione: vedeva ogni malato come un fratello da amare e servire. Per lui, la cura delle malattie non era separata dalla cura dell’anima.
Cosa lo distingueva dagli altri medici del suo tempo?
Moscati non si fermava davanti alla malattia fisica. Spesso curava gratuitamente i poveri e addirittura li aiutava con il denaro. Aveva una profonda vita spirituale, partecipava ogni giorno alla Messa e consigliava i suoi pazienti non solo dal punto di vista medico, ma anche morale e spirituale. Credeva fermamente che la scienza e la fede dovessero camminare insieme.
Come possiamo imparare dal suo esempio?
San Giuseppe Moscati ci ricorda che la carità deve essere il cuore della nostra vita quotidiana, anche nel lavoro. Ogni incontro con una persona sofferente è un’occasione per donare amore e misericordia. Oggi possiamo pregare davanti alla sua tomba nella chiesa del Gesù Nuovo, luogo di devozione e miracoli.
«Dio onnipotente, che hai donato a San Giuseppe Moscati lo spirito di carità e di scienza, concedi anche a noi di imitarlo nel servizio ai malati e nella fiducia in Te».
Recita
Olimpia Galimberti, Agata Circiello
Musica di sottofondo
www.motionarray.com