Marco 12,13-17: "Cesare o Dio?". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Marco 12, 13-17

Testo del Vangelo
In quel tempo, mandarono da Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso.
Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?».
Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo». Ed essi glielo portarono.
Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio».
E rimasero ammirati di lui.

Meditazione
Nel Vangelo Gesù viene provocato su un tema che ieri come oggi risulta sempre scottante. E' il tema delle tasse, con i suoi derivati: giusto pagarle, giusto pagarle a un governo straniero, giusto fare obiezione ed giusto evaderle... Nei Vangeli Gesù però pare sottacere sulle questioni politiche o sociali del tempo. Mai un accenno agli invasori romani, alle ingiustizie subite dal popolo giudaico, agli scontri continui tra gli zeloti e i soldati e neppure un accenno ai tanti crocifissi lungo le strade a tener memoria di cosa subisce chi si oppone a Roma, quindi mai un accenno alla richiesta del tributo. Ma Gesù le pagava le tasse?
Si Gesù le pagava tranquillamente. A conferma è il simpatico racconto che troviamo nel Vangelo di Matteo. Questa volta a chiedere le tasse a Gesù sono gli esattori del Tempio. E Gesù con una certa ironia  pone la domanda a Pietro "I re di questa terra da chi riscuotono le tasse? Dai propri figli o dagli altri?". Pietro rispose: "Dagli altri, dagli estranei". E Gesù disse: "Quindi i figli sono esenti".

"Ma perché non si scandalizzino, va' al mare, getta l'amo e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d'argento. Prendila e consegnala a loro per me e per te". 

La preoccupazione di Gesù nel Vangelo, quindi, non è quella se si devono pagare le tasse o non si devono pagare.

Il problema vero invece è di fronte a chi dobbiamo inginocchiare. Ed è su questo che la futura prossima comunità cristiana nascente in Roma avrebbe poi fatto obiezione di coscienza. 

I cristiani non hanno mai avuto problemi a pagare le tasse nei primi secoli di dominio romano, ma mai hanno accettato di adorare l'imperatore. Perchè? Perchè a Cesare si paga un tributo, ma a Dio si rende la vita. 

E sapete?  Non è così scontato distinguere un tributo dal servire colui che lo richiede. Quante volte la Chiesa è caduta nel tranello di servire il potere temporale o addirittura di impadronirsi di esso. Ma è una tentazione ricorrennte dell'uom. D'altronde il grande Dostoevskij scriveva che “Vivere senza Dio è un rompicapo e un tormento. L'uomo non può vivere senza inginocchiarsi davanti a qualcosa. Se l'uomo rifiuta Dio, si inginocchierà davanti ad un idolo […]. Se rifiuta Dio, si inginocchierà davanti a un idolo di legno, d'oro o semplicemente immaginario”.

E' terminato anche l'ultimo Kahoot della stagione, diciamo, il Kahoot di Maggio: ha vinto Bertolini a cui chiediamo di girarci le info per spedire i nostri dadi come premio. uò scrivere a pregaudio@gmail.com. E' andata molto bene anche il Kahoot meditavo sulla parola di Dio. Sono venute fuori delle intuizioni bellissime.
Ora ci si vede con i prossimi Kahoot a settembre, mentre ovviamente ogni giorno continueremo anche d'estate ad aggiornare la nostra App. Buona giornata a tutti!

Recita
Vittoria Salvatori

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo 

Letture del 4 Giugno 2024
IX settimana del Tempo Ordinario

Prima lettura
Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo
2Pt 3,11b-15a.17-18

Carissimi, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia.
Perciò, carissimi, nell’attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia. La magnanimità del Signore nostro consideratela come salvezza.
Voi dunque, carissimi, siete stati avvertiti: state bene attenti a non venir meno nella vostra fermezza, travolti anche voi dall’errore dei malvagi. Crescete invece nella grazia e nella conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo. A lui la gloria, ora e nel giorno dell’eternità. Amen.

 
Salmo Responsoriale
Dal Sal 89 (90)

R. Signore, tu sei stato per noi un rifugio 
di generazione in generazione.
Prima che nascessero i monti
e la terra e il mondo fossero generati, 
da sempre e per sempre tu sei, o Dio. R.

Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo». 
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato, 
come un turno di veglia nella notte. R.

Gli anni della nostra vita sono settanta, 
ottanta per i più robusti,
e il loro agitarsi è fatica e delusione; 
passano presto e noi voliamo via. R.

Saziaci al mattino con il tuo amore: 
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni. 
Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli. R.

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