
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Marco 1,7-11
Testo del Vangelo
In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Meditazione
Il profeta Isaia in tempi non sospetti indirizzò a Dio una fervida e intensa preghiera: “O Dio, squarciassi Tu i cieli, e scendessi!". Ebbene detto fatto. Oggi nel Vangelo vediamo quei cieli squarciarsi e Dio manifestarsi nella sua pienezza, il Figlio che esce dalle acque, lo Spirito che scende dal cielo verso di lui e il Padre che incornicia la scena con questa voce possente, al punto da essere ascoltata da tutti. La Trinità al completo spazia nel Vangelo di Marco e lo attraversa con un movimento perpendicolare terra-aria. Le acque che simbolicamente indicano i confini insuperabili da parte dell'uomo, ostaggio di una terra senza eternità, ecco, quelle acque vengono trafitte nel Giordano dal Figlio e squarciate nel cielo dallo Spirito. E sopratutto quella voce possente del Padre:"Tu sei mio figlio: l'amato".
E sulla frase mi fermerei un attimo.
Un' associazione di idee mi rimanda al brano del sacrificio di Isacco.
Proviamo a rimembrarlo. Abramo, dopo tante sofferenze ha finalmente un figlio da Sara sua moglie. Il figlio della promessa. In verità aveva avuto un altro figlio, Ismaele, ma era il figlio di Agar la schiava. Isacco era il suo figlio, quello amato.
Ebbene un giorno Dio gli si presenta con queste parole: "Abramo Abramo. Prendi il tuo figlio, il tuo unico figlio, l'amato, Isacco vai sul monte Moria e offrilo in olocausto".
La tradizione giudaica che capisce bene i testi, immagina che dietro a questa frase di Dio ci sia tutto un racconto e un dialogo di questo tipo: Dio dice ad Abramo: “Prendi tuo figlio!” e Abramo risponde: “Ma io ho due figli!” Aveva Isacco, ma aveva anche Ismaele! Allora Dio gli dice: “No! Il tuo unico figlio!” Ma Abramo risponde: “Tutti e due sono unici, sono unici per la loro madre, perché Isacco è l’unico figlio di Sara e Ismaele è l’unico figlio di Agar. Dunque sono due gli unici figli”. “No!” Dio incalza ed affonda: Quello che ami!”, “Isacco”. E qui la resistenza di Abramo cede. Abramo faceva finta di non capire , ma quando Dio chiede il sacrificio del figlio amato è fin troppo esplicito.
Ebbene nel Vangelo di oggi il figlio amato non è Isacco, ma Gesù lo stesso Figlio di Dio. E una certa analogia non possiamo non coglierla. Come Abramo deve offrire in sacrificio il suo unico figlio amato, così Dio, il Padre consegna il suo figlio l'unigenito, l'amato. Lo consegna agli uomini, sapendo bene a cosa sarebbe andato incontro. Quel Dio che ha richiesto il sacrificio di un figlio amato ad Abramo, ora si appresta ad offrire il suo stesso Figlio amato. E lo fa per amore, per amore di tutti noi. E affinchè possiamo prenderne ancora piena consapevolezza, oggi fa tuonare la sua voce dal cielo: badate bene, questi è il mio figlio, l'amato. "O Dio, ahi quanto ti costò l'averci amato!"
Recita
Vittoria Salvatori
Musica di sottofondo
J.S.Bach. Christmas Oratorio - Part 41-46 I.2. Diritti Creative Commons, musopen.org
Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Letture di Domenica 7 Gennaio 2024
Battesimo del Signore
Prima Lettura
Dal libro del profeta Isaìa
Is 55,1-11
Così dice il Signore: «O voi tutti assetati, venite all'acqua, voi che non avete denaro, venite; comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte. Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti. Porgete l'orecchio e venite a me, ascoltate e vivrete.
Io stabilirò per voi un'alleanza eterna, i favori assicurati a Davide.
Ecco, l'ho costituito testimone fra i popoli, principe e sovrano sulle nazioni.
Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi; accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano a causa del Signore, tuo Dio, del Santo d'Israele, che ti onora.
Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L'empio abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata».
Salmo Responsoriale
Is 12,1-6
R. Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.
Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza. R.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime. R.
Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d'Israele. R.
Seconda Lettura
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
1Gv 5,1-9
Carissimi, chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato. In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l'acqua soltanto, ma con l'acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità. Poiché tre sono quelli che danno testimonianza: lo Spirito, l'acqua e il sangue, e questi tre sono concordi. Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è superiore: e questa è la testimonianza di Dio, che egli ha dato riguardo al proprio Figlio.
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