
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 14,25-33
Testo del Vangelo
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
Meditazione
Per costruire una torre servono soldi sufficienti. Per vincere in guerra serve un esercito perlomeno numeroso quanto l'altro. Fin qui ci siamo.
Ma per seguire Gesù dobbiamo rinunciare ad ogni bene. È il paradosso del Vangelo.
Non si va in cielo né con i soldi, né con un forte esercito. Ma neppure tenendo stretti e legando a noi affetti e amicizie. Chi si lega sulla terra, si appesantisce per il cielo. Occorre sciogliere legami e catene. Dice così poeticamente il cantante Niccolò Fabi:
Lascio andare la mano
che mi stringe la gola
Lascio andare la fune
Che mi unisce alla riva
Il moschettone nella parete
L’orgoglio e la sete
Lascio andare le valigie
I mobili antichi
Lascio andare il destino
Tutti i miei attaccamenti
I diplomi appesi in salotto
Il coltello tra i denti
Lascio andare mio padre e mia madre
E le loro paure
Per ogni tipo di viaggio
Meglio avere un bagaglio leggero
Cerco di non trattenere più nulla
Lascio tutto fluire
La salvezza non si controlla
Vince chi molla
Vi invito ad ascoltare la canzone postata da YouTube sugli approfondimenti del Vangelo nella sezione Web app. Per motivi di SIAE ovviamente non possiamo pubblicare la canzone per intero sull' App.
Recita
Sabrina Boschetti
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri
Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Letture di Mercoledì 8 Novembre 2023
XXXI settimana del Tempo Ordinario
Prima Lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 13,8-10
Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge.
Infatti: «Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai», e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: «Amerai il tuo prossimo come te stesso».
La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 111 (112)
R. Felice l’uomo pietoso, che dona ai poveri.
Beato l’uomo che teme il Signore
e nei suoi precetti trova grande gioia.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
la discendenza degli uomini retti sarà benedetta. R.
Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.
Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia. R.
Egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte s’innalza nella gloria. R
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