Giovanni 13, 21-33.36-38: "Gratuità d'Amore". (Commento del Centro Aletti a cura di fra Roberto Pasolini)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 13,21-33.36-38

Testo del Vangelo
In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte».

Recita
Simona Mulazzani

Musica di sottofondo
Al Vangelo: Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri
Alla meditazione: Musica di Renata Russo

Meditazione
Fra Roberto Pasolini

Briciole di Parola è il commento alle letture del giorno del Centro Aletti. La guida: Fra Roberto Pasolini, frate minore cappuccino, biblista, che ha frequentato l’Atelier di Teologia del Centro Aletti nel 2016-2017.
Si ringrazia il Centro Aletti per la gentile concessione all'utilizzo dei suoi contenuti audio e video.
https://www.centroaletti.com

Meditazione
Alla vigilia della sua Passione  Gesù è ormai consapevole del Mistero di gloria e di sofferenza che in lui sta per compiersi quel Mistero di cui già parlavano i canti del servo sofferente di Isaia, che proprio oggi la Liturgia ci fa ascoltare. La parola invano non significa che la fatica del servo è inutile e l'efficacia della sua missione è fuori da ogni possibilità di controllo, non è più verificabile. In altre parole il servo del Signore è uno che ad un certo punto non può più sapere se e come la sua missione giungerà a compimento, può solo sperare che mentre tutto sembra scivolare via dalle mani, la luce della verità troverà il modo di irradiarsi fino ai confini della Vita e della morte.
Durante l'ultima Cena due discepoli sembrano incapaci di accogliere questa luce, questa gratuità d'amore di Cristo, Gesù se ne accorge e denuncia prima la tenebra presente nel cuore di Giuda con un gesto di amore finissimo, con cui il tradimento viene trasformato in una volontaria consegna. Ma poi c'è anche Pietro, prigioniero della sua volontaria volontà di potenza, convinto di poter e peggio ancora, di voler dare la vita per il Maestro. Nemmeno a lui Gesù risparmia una parola di salvezza. Se in Giuda vediamo il male da cui siamo salvati, in Pietro dobbiamo piuttosto riconoscere il Bene da cui il Signore Gesù deve salvarci, il primo e l'ultimo dei discepoli rappresentano bene la nostra umanità che inciampa davanti al donarsi di Dio, un regalo che non possiamo né negare, come cerca di fare Giuda, né conquistare come prova a fare Pietro. Un regalo che dobbiamo solo imparare a ricevere gratuitamente.

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