Salmo 78(77), 50-72 con il commento di Caterina Casadei



Dal libro dei Salmi
Salmo 78 (77) – Le meraviglie di Jhwh e le ribellioni di Israele
(Salmo didattico sulla storia santa della fede divina. Salmo di pellegrinaggio. Celebrazione dell’Alleanza)

Testo del salmo
50 Spianò la strada alla sua ira: non li risparmiò dalla morte e diede in preda alla peste la loro vita. 51 Colpì ogni primogenito in Egitto, nelle tende di Cam la primizia del loro vigore. 52 Fece partire come pecore il suo popolo e li condusse come greggi nel deserto. 53 Li guidò con sicurezza e non ebbero paura, ma i loro nemici li sommerse il mare. 54 Li fece entrare nei confini del suo santuario, questo monte che la sua destra si è acquistato. 55 Scacciò davanti a loro le genti e sulla loro eredità gettò la sorte, facendo abitare nelle loro tende le tribù d’Israele. 56 Ma essi lo tentarono, si ribellarono a Dio, l’Altissimo, e non osservarono i suoi insegnamenti. 57 Deviarono e tradirono come i loro padri, fallirono come un arco allentato. 58 Lo provocarono con le loro alture sacre e con i loro idoli lo resero geloso. 59 Dio udì e s’infiammò, e respinse duramente Israele. 60 Abbandonò la dimora di Silo, la tenda che abitava tra gli uomini; 61 ridusse in schiavitù la sua forza, il suo splendore in potere del nemico. 62 Diede il suo popolo in preda alla spada e s’infiammò contro la sua eredità. 63 Il fuoco divorò i suoi giovani migliori, le sue fanciulle non ebbero canti nuziali. 64 I suoi sacerdoti caddero di spada e le loro vedove non fecero il lamento. 65 Ma poi il Signore si destò come da un sonno, come un eroe assopito dal vino. 66 Colpì alle spalle i suoi avversari, inflisse loro una vergogna eterna. 67 Rifiutò la tenda di Giuseppe, non scelse la tribù di Èfraim, 68 ma scelse la tribù di Giuda, il monte Sion che egli ama. 69 Costruì il suo tempio alto come il cielo, e come la terra, fondata per sempre. 70 Egli scelse Davide suo servo e lo prese dagli ovili delle pecore. 71 Lo allontanò dalle pecore madri per farne il pastore di Giacobbe, suo popolo, d’Israele, sua eredità. 72 Fu per loro un pastore dal cuore integro e li guidò con mano intelligente. 

 

 

 

 

 

Canto
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini

Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band

Meditazione
Caterina Casadei

Meditazione
Anche nella terra promessa gli Israeliti moltiplicarono i loro peccati contro Dio, adorando gli idoli come i pagani. Il Signore si servì allora dei loro nemici, i Filistei, per far cadere su di essi i castighi più terribili; la stessa Arca dell’Alleanza, simbolo della presenza di Dio, fu loro strappata e finì nelle mani dei nemici. Dopo questi ricordi dolorosi, il salmo termina con una visione di luce e di speranza.. Dio è buono e fedele: ha sconfitto i nemici e fra tutte le tribù ha scelto quella di Giuda. Ha stabilito la sua dimora sulla montagna di Sion e ha eletto Davide, suo servo, per affidargli il suo popolo come un gregge da pascolare. Pensando al Pastore il riferimento non può che essere Gesù. Cristo è venuto per condurre il suo popolo nella terra promessa del Cielo, combattendo, alla sua testa, le battaglie spirituali contro le potenze del male e guidando il gregge, da lui salvato, come un pastore buono. Cristo, nella sua risurrezione da morte, «..si destò come da un sonno, come un prode assopito dal vino..» bevuto nel calice della sua passione. Il nuovo monte di Sion amato da Dio, e la nuova tribù di Giuda da lui eletta, è la Chiesa: il Cristo, nuovo Davide, pasce questo gregge «con cuore integro e con mano sapiente». La misericordia di Dio supera di gran lunga i continui tradimenti del popolo. Così è anche nella mia vita: è la misericordia di Dio che mi aiuta ad affrontare e superare gli allontanamenti, le ribellioni di fronte alle prove della vita. La sovrabbondanza di bene del Signore mi toglie l’ansia da prestazione della “brava cristiana”. La salvezza mi è donata, non me lo sono meritata: come scelse Sion, come scelse Davide – nonostante i tradimenti – sceglie me come terra stabile per sempre. L’iniziativa è sempre la sua, sta a me accoglierla e trasmetterla riconoscendo di essere fragile e imperfetta, ma amata come tutti, dal buon Pastore: Cristo Signore. In questo ho un grande esempio da seguire: quando, durante la malattia al mio sposo chiedevo o chiedevano come stava, rispondeva: “sto bene, mi sento amato”. A noi, alla Chiesa, con questo salmo viene chiesto di riporre la nostra fiducia in Dio, di non dimenticare ciò che Egli ha compiuto per noi: ci chiede di rivivere spiritualmente gli avvenimenti dell’Esodo avendo come punto di riferimento Cristo, figura e annuncio di ciò che fu mostrato e concesso ad Israele. Egli è il Mosè che, attraverso le acque del Battesimo, apre ai credenti un varco verso la vita eterna. Con la sua risurrezione spalanca le porte del Cielo: nella sua Parola e nell’Eucaristia ci dona un pane celeste, anticipo della vita eterna.

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