
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Marco 8,34-9,1
Testo del Vangelo
In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse loro:
«Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.
Infatti quale vantaggio c’è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita? Che cosa potrebbe dare un uomo in cambio della propria vita?
Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi».
Diceva loro: «In verità io vi dico: vi sono alcuni, qui presenti, che non morranno prima di aver visto giungere il regno di Dio nella sua potenza».
Meditazione
"Mi sento così piccola! La strada da compiere è così ardua! Spesso mi sento sopraffatta dal dolore e mi ripeto: Se lo vuoi tu, Gesù, lo voglio anch'io! A me interessa solo stare al gioco di Dio".
La voce recitante ci consegna le parole di Chiara Luce Badano, nel momento in cui accetta la diagnosi terribile della sua malattia: osteosarcoma di quarto grado, un tumore raro e implacabile. Più avanti continuerà dicendo: "Un altro mondo mi attende...Mi sento avvolta in uno splendido disegno che, a poco a poco, mi si svela...Mi piaceva tanto andare in bicicletta e Dio mi ha tolto le gambe, ma mi ha dato le ali…"
Chiara giovanissima, non ancora maggiorenne, accoglie la sua croce. Proprio come dice oggi Gesù nel Vangelo. Agli occhi umani ogni croce appare un ostacolo alla realizzazione della nostra vita. In realtà nel mistero insondabile di Dio la croce è strumento privilegiato per scardinare il nostro egoismo e spingerci a morire a noi stessi per entrare nella vita vera. Infatti la vita a cui ci attacchiamo in modo ossessivo non corrisponde alla vita vera di cui parla Gesù. Solo chi perde la prima, conosce e guadagna la seconda! Ma per capire meglio questi ragionamenti, concludo con questa stupenda preghiera di Kirk Kilgour, un pallavolista rimasto paralizzato nel 1976 a seguito di un incidente durante un allenamento. Questa preghiera è stata letta da lui in persona di fronte al Papa durante il Giubileo dei malati a Roma.
Chiesi a Dio di essere forte
per eseguire progetti grandiosi:
Egli mi rese debole
per conservarmi nell'umiltà.
Domandai a Dio che mi desse la salute
per realizzare grandi imprese:
Egli mi ha dato il dolore
per comprenderla meglio.
Gli domandai la ricchezza
per possedere tutto:
Mi ha fatto povero
per non essere egoista.
Gli domandai il potere
perché gli uomini avessero bisogno di me:
Egli mi ha dato l'umiliazione
perché io avessi bisogno di loro.
Domandai a Dio tutto
per godere la vita:
Mi ha lasciato la vita
perché potessi apprezzare tutto.
Signore, non ho ricevuto niente
di quello che chiedevo,
ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno
e quasi contro la mia volontà.
Le preghiere che non feci furono esaudite.
Sii lodato; o mio Signore,
fra tutti gli uomini nessuno possiede quello che io ho!
Recita
Gennj Fabbrucci
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri
Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Letture di Venerdì 18 Febbraio 2022
VI settimana del Tempo Ordinario
Prima Lettura
Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Gc 2,14-24.26
A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha le opere? Quella fede può forse salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta.
Al contrario uno potrebbe dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». Tu credi che c’è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! Insensato, vuoi capire che la fede senza le opere non ha valore?
Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le sue opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull’altare? Vedi: la fede agiva insieme alle opere di lui, e per le opere la fede divenne perfetta. E si compì la Scrittura che dice: «Abramo credette a Dio e gli fu accreditato come giustizia», ed egli fu chiamato amico di Dio.
Vedete: l’uomo è giustificato per le opere e non soltanto per la fede. Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 111 (112)
R. La tua legge, Signore, è fonte di gioia.
Beato l’uomo che teme il Signore
e nei suoi precetti trova grande gioia.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
la discendenza degli uomini retti sarà benedetta. R.
Prosperità e ricchezza nella sua casa,
la sua giustizia rimane per sempre.
Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto. R.
Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno:
eterno sarà il ricordo del giusto. R.
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