
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Marco 3,7-12
Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall'Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.
Meditazione
È un Gesù accerchiato. Dalla Giudea e da Gerusalemme cioè dal sud della Palestina; da Tiro e Sidone sul Mediterraneo ad ovest; dall'Idumea oltre il Giordano ad est e dalla Galilea a nord. Da tutti i punti cardinali.Una vera e propria celebrità, Gesù, un influencer potente diremmo oggi.
Ma vi siete domandati perchè lo cercavano così in tanti? Non è difficile la risposta. Avevano scoperto che Gesù aveva un dono: operava miracoli. In termini tecnici si dice "taumaturgo" cioè operatore di prodigi. Era uno dei suoi tanti carismi, ma è quello che ha calamitato le folle. E con loro anche tanti demoni.
A questo punto ci chiediamo: è giusto seguire Gesù solo per il carisma della guarigione e dei miracoli?
C'è un cartone animato della Disney molto interessante a proposito. Si chiama Encanto. La famiglia Madrigal vive una magia speciale. Ogni componente di questa famiglia ha un carisma, un dono straordinario. Tutti tranne una, la protagonista del film, Mirabel. E per tutta la sua giovinezza Mirabel ha continuato a chiedersi perché non avesse ricevuto doni. Le sue sorelle e i suoi fratelli erano ricercatissimi dalla gente, mentre lei veniva un po' additata come il brutto anatroccolo della famiglia. Poi a causa di una profezia la famiglia Madrigal comincia la sua caduta. Si intravedono crepe profonde nella casa e i componenti carismatici si isolano e perdono potere. A quel punto entra in scena Mirabel la quale scopre le ferite personali di ciascuno e comincia un opera di ricucitura fatta di abbracci e di perdono.
Allora mi è venuto in mente quel versetto di san Paolo: se anche parlassi tutte le lingue degli uomini e degli angeli, e se avessi il dono della profezia e tutti i carismi di questa terra ma non avessi la Carità, nulla mi giova.
Mirabel non aveva carismi ma ha guarito i carismi dei fratelli, li ha integrati, riconciliati ha operato la carità, perchè quei carismi pur allettanti e vistosi creavano delle gran crepe alla casa Mirabel.
E per tornare al Vangelo e alla domanda di cui sopra…No. Non si segue Gesù solo per il suo carisma della guarigione. È pericolosissimo. Non si segue Gesù solo per aver visto segni e prodigi. E infatti quella folla sterminata che oggi ha cercato il Dio dei miracoli, lo ha abbandonato e rinnegato quando si è presentato come il Dio crocifisso. È solo la carità il centro di gravità permanente, per dirla alla Battiato. Senza carità i carismi crepano.
Recita
Chiara Marcattili
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri
Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Letture di Giovedì 20 Gennaio 2022
II settimana del Tempo Ordinario
Prima Lettura
Dal primo libro di Samuèle
1Sam 18,6-9; 19,1-7
In quei giorni, mentre Davide tornava dall'uccisione del Filisteo, uscirono le donne da tutte le città d'Israele a cantare e a danzare incontro al re Saul, accompagnandosi con i tamburelli, con grida di gioia e con sistri. Le donne cantavano danzando e dicevano:
«Ha ucciso Saul i suoi mille
e Davide i suoi diecimila».
Saul ne fu molto irritato e gli parvero cattive quelle parole. Diceva: «Hanno dato a Davide diecimila, a me ne hanno dati mille. Non gli manca altro che il regno». Così da quel giorno in poi Saul guardava sospettoso Davide. Saul comunicò a Giònata, suo figlio, e ai suoi ministri di voler uccidere Davide. Ma Giònata, figlio di Saul, nutriva grande affetto per Davide. Giònata informò Davide dicendo: «Saul, mio padre, cerca di ucciderti. Sta' in guardia domani, sta' al riparo e nasconditi. Io uscirò e starò al fianco di mio padre nella campagna dove sarai tu e parlerò in tuo favore a mio padre. Ciò che vedrò te lo farò sapere».
Giònata parlò dunque a Saul, suo padre, in favore di Davide e gli disse: «Non pecchi il re contro il suo servo, contro Davide, che non ha peccato contro di te, che anzi ha fatto cose belle per te. Egli ha esposto la vita, quando abbatté il Filisteo, e il Signore ha concesso una grande salvezza a tutto Israele. Hai visto e hai gioito. Dunque, perché pecchi contro un innocente, uccidendo Davide senza motivo?». Saul ascoltò la voce di Giònata e giurò: «Per la vita del Signore, non morirà!».
Giònata chiamò Davide e gli riferì questo colloquio. Poi Giònata introdusse presso Saul Davide, che rimase alla sua presenza come prima.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 55 (56)
R. In Dio confido, non avrò timore.
Pietà di me, o Dio, perché un uomo mi perseguita,
un aggressore tutto il giorno mi opprime.
Tutto il giorno mi perseguitano i miei nemici,
numerosi sono quelli che dall'alto mi combattono. R.
I passi del mio vagare tu li hai contati,
nel tuo otre raccogli le mie lacrime:
non sono forse scritte nel tuo libro?
Allora si ritireranno i miei nemici,
nel giorno in cui ti avrò invocato. R.
Questo io so: che Dio è per me.
In Dio, di cui lodo la parola,
nel Signore, di cui lodo la parola. R.
In Dio confido, non avrò timore:
che cosa potrà farmi un uomo?
Manterrò, o Dio, i voti che ti ho fatto:
ti renderò azioni di grazie. R.
Per approfondimenti e per conoscere il progetto del Social Gospel on PG vai su www.preg.audio/web-app
Il progetto del Social Gospel on PG
Scopri ProMessa, la nostra App per i tuoi appuntamenti spirituali