Luca 8,1-3:”Un'allegra brigata...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 8,1-3

Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.

Meditazione
Si dice che l’allegra brigata di Santa Caterina fosse un guazzabuglio di persone di ogni ceto sociale e religioso uniti unicamente dal carisma immenso della ragazza di Siena. La cosa che faceva e ancora fa scalpore è il fatto che uomini e donne a quei tempi potessero vivere e condividere insieme, ma sembrerebbe dalla Legenda maior che lo stesso Dio Altissimo, il quale aveva frequentazioni quotidiane con la Santa, così le aveva parlato: "Davanti a me non c’è maschio né femmina, né ricco né povero, ma tutti sono uguali, perché ogni cosa io posso ugualmente”.
Santa Caterina da Siena ebbe certamente un coraggio da leoni nel proporre una comunità promiscua, superando in pazzia, forse, lo stesso Francesco d’Assisi che cento anni prima non se la sentì di unire ai suoi frati le sorelle o sore e amiche di Chiara e decise per loro la clausura. Ma a quei tempi per le donne vigeva il diktat: aut mores, aut mura. O le nozze o le mura di un monastero.
Ora facciamo un balzo indietro di 1300 anni rispetto a Santa Caterina e andiamo ai tempi di Gesù in Palestina. Qui le uniche mura per le donne erano quelle di casa. Ed era ovviamente improponibile la promiscuità di sessi, religioni, ceti e classi sociali. Eppure oggi il Vangelo apre uno spiraglio tanto inaspettato quanto gradito. Gesù il Maestro girava la Palestina con un gruppo di uomini e di donne al suo fianco.
Più pazzo di Francesco, più in controcorrente di Caterina.
Luca l’evangelista ci da uno spaccato di questa "allegra brigata" del tempo dando voce soprattutto alle donne. Dei maschi si dice che erano dodici ma delle donne ci dice esattamente chi sono: Maddalena, Giovanna e Susanna e molte altre ancora. In ordine la prima: Maria Maddalena. Da lei erano usciti sette demoni. Come dire, la prima delle donne è la più fragile, la più tentata, la più colpita, la più umiliata, la più povera. La seconda invece è Giovanna benestante, ricca e anche potente, la terza, Susanna probabilmente una donna del popolo. Non importa se ricche o povere più o meno peccatrici. Queste donne hanno scelto di seguire Gesù e di servire la Chiesa nascente. Sono loro che supporteranno Gesù a Betania con Marta e Maria, son loro che arrivano sotto la Croce, son loro che inaugureranno la Resurrezione. Sono loro, ieri, come oggi e domani che fecondano la Chiesa.

Recita
Anna Zavatta

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Venerdì 18 Settembre 2020
XXIV settimana del Tempo Ordinario

Prima Lettura
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1Cor 15,12-20

Fratelli, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti? Se non vi è risurrezione dei morti, neanche Cristo è risorto! Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede. Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato il Cristo mentre di fatto non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini. Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti.


Salmo Responsoriale
Dal Salmo 16 (17)

R.Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.
Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l'orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c'è inganno. R.

Io t'invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole,
mostrami i prodigi della tua misericordia,
tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra. R.

Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all'ombra delle tue ali nascondimi.
Ma io nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua immagine. R.

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