
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo 13, 44-46
Testo del Vangelo
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».
Recita
Daniela Santorsola
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri
Meditazione
Padre Silvano Fausti
File audio tratto da www.gesuiti-villapizzone.it
Meditazione
Ecco la prima parabola parla di questo sogno che ogni uomo ha nel cuore di scoprire il tesoro. Il tesoro è ciò in cui uno fa consistere la felicità. Ognuno ha un sogno di felicità. Un tesoro nascosto, di cui va in ricerca. Perché uno è fatto per essere felice. Ma non la trova da nessuna parte.
Però lo trovi in te stesso il tesoro. È ciò che dice 1 Pietro 3,4: è l’uomo nascosto nel cuore, cioè è Cristo che è presente in noi, è il nostro esser Figli di Dio, il nostro essere simili a Lui nell’amore e nella misericordia, che diventa sapienza di vita. È questo il tesoro che vale la vita. Se tu hai tutto il resto e non hai questo non sai perché sei al mondo.
E presto o tardi uno trova questo tesoro. Perché l’uomo è fatto per questo tesoro. È fatto per la felicità, è fatto per la misericordia. E ci arriva. Quando? Dio solo lo sa. Di fatti, tutti ci arrivano. Di fatti, quest’uomo neanche cerca il tesoro, si imbatte. Però l’accento della parabola non è sul fatto che trova il tesoro, è sul fatto che il campo non è ancora suo fino a quando non investe tutto in quel campo. Non so se capite...
Posso sapere che la cosa importante è l’amore e la misericordia: fino a quando non vendo tutto, cioè non investo tutto nella misericordia, quel campo non è mio, quel tesoro non è mio.
Fino a quando questo non è diventato norma della mia vita. Quindi si implica la decisione a fare di questo tesoro il principio della mia vita. Non posso dire: ho scoperto il tesoro, basta, torno a casa, e neppure è pensabile che quel contadino torni a casa la sera afflitto, dicendo a sua moglie: pensa te, che disgrazia! Abbiamo trovato un tesoro e ci tocca vendere tutto per comprare il campo. Non credo che abbia detto così: Va, pieno di gioia.
Il movente di ogni decisione è la gioia. E la gioia quando c’è?Quando trovi ciò che ami. Poi magari ti sbagli, e subito dopo ti penti. Se anche dopo ti rimane gioia, vuol dire che quello è il tesoro. Cioè la gioia prima, durante la decisione e dopo la decisione è segno che lì davvero c’è il tesoro. Ed è la forza, il motore di ogni decisione.
Ed è per questo che Dio dà sempre gioia nelle buone decisioni e il nemico cerca in tutti i modi di bloccarci con tristezze, sofismi, scrupoli, con tanti se, ma chissà, rimandiamo, forse non è per me.
Quindi stare molto attenti che la gioia nel bene è da coltivare sommamente perché è la forza di ogni buona decisione.