
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo 9,14-15
Testo del Vangelo
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».
Recita
Sara Urbinati
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri
Meditazione
Padre Silvano Fausti. File audio tratto da www.gesuiti-villapizzone.it
Meditazione
Perché i discepoli di Giovanni e i farisei digiunano? I farisei (l'abbiamo visto la volta scorsa) sono persone molto brave e oneste, molto attaccate alla Parola di Dio, a ciò che Dio ha detto, la Legge, la Legge che è già stabilita e codificata nel passato...quindi per loro la vita è il passato, l'osservanza di quella Legge. Cosa fanno al presente? Non vivono il presente, osservano quella Legge. La vita è il passato: devi osservare ciò che è passato. I discepoli di Giovanni invece sono l'altra forma di religiosità, tutta rivolta al futuro. La vita sarà quella futura...adesso dobbiamo aspettare. Quindi al presente cosa si fa? Digiuni! Digiunare vuol dire morire, vuol dire non vivere, mangiare la vita... Invece i discepoli di Gesù mangiano. Per loro Dio non è quel che era, non è quel che sarà, è colui che è qui, ora. Le prime parole di Gesù nel Vangelo sono:"Il Regno di Dio è qui", perché lui è già venuto. E quindi il problema fondamentale della vita cristiana è cogliere la presenza di Dio qui e ora, non pensare ai tempi migliori quando c'era, ai tempi migliori quando ci sarà. Dio è qui e ora nella mia situazione. E lo posso vivere in qualunque situazione, sia di Bene: tutti i suoi doni sono sua presenza e li vivo come Eucarestia, ringraziamento... e i mali come li vivo? Se li faccio io come luogo in cui ricevo il perdono, quindi come Eucarestia, ringraziamento per questo Amore grande, se sono altrui come luogo dell'impegno, della misericordia, del perdono verso gli altri, quindi come Eucarestia attiva. Quindi vedete, la vita cristiana è vita presente, vissuta alla presenza di Dio, nel godimento pieno del suo dono e del suo perdono che ricevi e dai. Quindi non è che dobbiamo idealizzare il passato, quando andava meglio; o aspettare un futuro quando andrà meglio...qui e ora mangio, vivo.