Matteo 1,18-24: "Nel segreto...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo 1,18-24

Testo del Vangelo
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio:
a lui sarà dato il nome di Emmanuele»,
che significa «Dio con noi».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

Recita
Vittoria Salvatori

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Meditazione
Giuseppe si trova nel momento più difficile della sua vita. Certo non saranno semplici neppure gli altri a venire, ma la questione di oggi è determinante non solo per la sua, ma anche e soprattutto per la vita della sua futura sposa e di conseguenza anche della nostra vita, perchè, pensate... se Maria fosse stata lapidata...addio Natale, e addio nostra salvezza. Dunque, Maria è incinta e  l’evangelista precisa "per opera dello Spirito Santo". Giuseppe non ci crede, ma essendo uomo poco soggetto all'istintività si prende, forse come era solito fare, un tempo di sospensione. Cioè decide di non fare accuse pubbliche nei confronti di Maria. Il fatto che temporeggi sulle decisioni fattive è segno di grande saggezza. Di fatto però Giuseppe, almeno così ci dice il Vangelo, ripudia Maria comunque, la ripudia nel suo cuore. Anzi più precisamente "nel segreto del suo cuore". Ecco mi fermerei proprio su questo stare in segreto, che è di fatto il momento più buio di Giuseppe in tutta la sua vita. Penso di non scandalizzare nessuno dicendo che questo è anche il  peccato di Giuseppe. 
Una bella icona russa della Natività della scuola di Rublev inquadra Giuseppe solingo, pensoso e triste nella parte bassa della rappresentazione. Vicino a lui un pastore ingobbito con il bastone. È il demonio. Si ferma a guardarlo ed incalza inesorabilmente come farebbe un pugile contro il suo avversario ormai in manifesta difficoltà, pronto a sferrare il colpo del ko. Giuseppe è in preda ai pensieri più disfattisti. Povero Giuseppe si ritrova in una storia decisamente più grande di ogni immaginativa e lui non comprende, non capisce. Forse non ha il coraggio di far lapidare Maria, perché è buono, ma allo stesso tempo rischia davvero di morire nella tristezza di pensieri depressivi.
Ma Dio che non ci abbandona mai alla tentazione come recitiamo nel Padre nostro manda un suo angelo a rassicurare il papà di suo figlio. In mezzo ad un turbinio di pensieri malvagi ecco finalmente la voce buona e dolce di uno spirito amico: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa".
E la storia della Salvezza può continuare.

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