Luca 6, 39-42 con il commento di don Franco Mastrolonardo



Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».

Meditazione
Ci sono delle verità in questo Vangelo di una grande finezza psicologica. Chi è quel cieco che ha l’ardire di guidare un altro cieco? Non è forse lo stesso che ha la trave nell’occhio e vuol togliere una pagliuzza dall’occhio del fratello? Entrambi si ostinano a seguire una strada impossibile. E perché fanno questo?
Fra l’altro nel primo caso Gesù parla alla terza persona, mentre nel secondo caso è chiaro: parla a me. "Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello?"
Ciascuno di noi deve prendere in seria considerazione questo brano di Vangelo, perché siamo dei ciechi che non sanno riconoscere le loro cecità. E questo è terribile.
Alcuni penitenti dalle nostre parti in confessionale esordiscono così: i miei peccati son tutti qui, bestemmiare non bestemmio! E poi silenzio. Non sanno proprio cosa dire...
Ma perché facciamo cosi? E’ un modo per non guardare noi stessi. E’ un meccanismo difensivo, una rimozione. Il problema è sempre l’altro. Non voglio guardare il mostro che è dentro di me. Allora ho bisogno che qualcuno crei dei mostri all’esterno di me. E quanti ce ne sbattono sulle vetrine multimediali. Così, pur ciechi, continuiamo a guardare la pagliuzza nell’occhio del nemico, perché almeno questo ripara dal dover constatare la trave che ci acceca.

Recita
Sabrina Boschetti

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

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