Luca 18, 1-8: "...e tu ti stanchi mai di pregare?" (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Meditazione
Dice Gesù che è necessario pregare sempre senza stancarsi mai. Ma come si fa? Ci viene incontro il racconto che troviamo nell'odierna Liturgia domenicale. Penso che oggi tutti andrete a Messa, speriamo almeno... Troverete nella prima lettura questa storia di Mosè che promette di far vincere il suo popolo in battaglia contro Amalek, tenendo le mani in alto in segno di preghiera. Così finché prega, Israele vince. Appena si stanca di tenere alte le braccia, ecco che vince Amalek. Quindi Mosè si stanca di pregare. Forse che Gesù, nel sostenere la necessità di pregare senza stancarsi mai si era perfino dimenticato di Mosè? No, non penso. E infatti guardiamo come va a finire la storia della battaglia. Aronne e Cur decidono immediatamente di far mettere a sedere Mosè e loro due si prendono a cuore le braccia di Mosè, sollevandole e tenendole alte fino al tramonto. Così Israele vince per la preghiera di Mosè, sostenuta da Aronne e Cur. Mosè ha pregato senza stancarsi. Ecco il segreto per non stancarsi mai. Occorre trovare gli strumenti giusti. Riflettendo su questo brano ho meditato di cambiar nome a Pregaudio, chiamandolo Cur. Ovviamente scherzo, ma sono convinto che Pregaudio sia un buon strumento per non permettere di stancarci di pregare. Sì, dobbiamo trovare gli strumenti giusti, e i migliori strumenti sapete chi sono? Sono gli amici. Sono la Comunità, è la Chiesa. La preghiera che non si stanca mai è la preghiera della Chiesa che da un estremo all’altro della terra canta ad ogni ora del giorno le lodi di Dio.

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

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