Matteo 13, 47-53: "Nel mare del mondo...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Testo del Vangelo
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
Terminate queste parabole, Gesù partì di là.

Meditazione
Certamente il mare ci aspetta per ricominciare. La canzone di Pierangelo Bertoli che vi invito ad ascoltare o per i più vecchi come me a riascoltare parla di un pescatore che affronta ogni giorno le fatiche del mare per mandare avanti la sua famiglia. E lì a casa una donna giovane che soffre la lontananza del suo uomo ed è tentata ogni giorno dalle carezze e dalle rose rosse di una presenza amica. E’ uno spaccato di vita. Bertoli ha preso a prestito la pesca per narrare la vita quotidiana. Come i cantautori anche Gesù sceglieva le sue metafore per parlare del Regno di Dio. Così oggi va a "pescare" nel mondo della pesca. Sappiamo che spesso Gesù usa l’immagine del mare, della pesca e dei pescatori. Tutti ricordiamo quell’imperativo ai pescatori di Galilea: d’ora in poi sarete pescatori di uomini. Il Regno stesso è una rete gettata in mare. E chi sono i pescatori che gettano la rete? Pietro e compagni, ma anche tutti noi, scribi divenuti discepoli del Regno. Cosa significa tutto questo?
Prendo spunto da una vecchia catechesi di Padre Cantalamessa che sosteneva l’urgenza evangelizzatrice sostenendo la tesi che la Chiesa e i cristiani nel corso dei secoli si sono adagiati sul ruolo di pastori e non hanno più preso in considerazione quella dei pescatori. Oggi è tempo di ritornare in mare. La nostra vita da cristiani dovremmo giocarcela più nel mare del mondo che nei recinti delle sagrestie. Come diceva Bertoli: il mare ci aspetta per ricominciare.

Recita
Simona Mulazzani

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

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