La Divina Liturgia di San Giovanni Crisostomo (Parole e musica sull'opera sacra di Rachmaninov)



Musica
S. Rachmaninov. Divina Liturgia di San Giovanni Crisostomo

 

Liturgia di San Giovanni Crisostomo
Nel catalogo delle opere di Rachmaninov curato da R. Threlfall e G. Norris la Liturgìja svjatogo Ioanna Zlatousta (Liturgia di San Giovanni Crisostomo) op. 31 è suddivisa in 20 brani staccati; una ripartizione che, pur fedele a quella dell'autografo, tuttavia non corrisponde alle reali esigenze della celebrazione liturgica: tant'è che alcuni brani, considerati a sé stanti, costituiscono un nucleo inscindibile della liturgia e pertanto vengono eseguiti senza soluzione di continuità. A questo si aggiunga il fatto che la versione proposta in questo concerto da Vladimir Minin non prevede l'esecuzione della Velikaja Ektenija (Grande Litania) e di altre preghiere litaniche. Per orientare il lettore ho dunque provveduto ad indicare tra parentesi la numerazione originale delle singole sezioni della Liturgìa.

Il manoscritto autografo della Liturgia di San Giovanni Crisostomo, conservato nella Biblioteca Musicale di Mosca (EB 100, ms. 67) è una partitura per coro a quattro voci miste (in qualche brano a 8 voci in doppio coro) con riduzione pianistica da impiegarsi ovviamente soltanto per le prove. La composizione della Liturgia inziata nella metà di giugno del 1910 a Ivanovka, cittadina ove Rachmaninov era solito trascorrere le vacanze estive, fu terminata "slava Bogu" (grazie a Dio) — come indica l'autografo — il 30 luglio dello stesso anno.

La prima e tuttora unica edizione completa della Liturgia di San Giovanni Crisostomo uscì, nello stesso anno, per i tipi dell'editore moscovita A. Gutheil; alcuni anni più tardi (1915) fu pubblicata un'edizione parziale con traduzione ritmica in inglese da Bayley e Ferguson a Londra. La prima esecuzione dell'opera ebbe luogo il 25 novembre 1910 a Mosca ad opera del Coro Sinodale diretto da Nikolaj M. Danilin: in quell'occasione il cantore solista (nella celebrazione liturgica è il diacono) fu Sergey Jaroff, futuro direttore del celeberrimo "Coro dei Cosacchi del Don".

A differenza dei Vespri op. 37 composti nel 1915, il materiale melodico della Liturgia di San Giovanni Crisostomo è originale, anche se non sono rari i riferimenti al repertorio melodico bizantino ed in particolare alle antiche intonazioni musicali della chiesa ortodossa russa.

Da molto tempo Rachmaninov meditava di scrivere una composizione sacra di ampie dimensioni: gli unici brani sacri composti in gioventù, sono il mottetto a 6 voci Deus meus (1890) e il brano corale op. 5 V molitvach neusypayscuyu Bogorodizu (O Madre di Dio ognor in preghiera) del 1893. Al ritorno da una lunga tournée concertistica negli Stati Uniti, iniziata nel 1909, Rachmaninov sembrò trovare nella tranquilla Ivanovka l'ambiente propizio alla composizione: nell'estate del 1910 infatti, oltre alla Liturgia di San Giovanni Crisostomo vengono alla luce anche i celebri Tredici Preludi op. 32 per pianoforte e una parte dei Quattordici Canti op. 34. La composizione della Liturgia dovette assorbire completamente il compositore, stando a quanto Rachmaninov ebbe a scrivere in una lettera dei primi di agosto indirizzata all'amico Nikita Morozov: " Ho appena terminato di comporre una liturgia (con tuo grande stupore,immagino). Da molto tempo ci pensavo. Ho iniziato quasi per caso; subito mi ci sono appassionato e in breve ho portato a termine l'opera con tanta soddisfazione... ".

Lo stupore dell'amico era più che giustificato: infatti Rachmaninov era un ortodosso poco convinto e ben rara doveva essere la sua frequentazione della chiesa. Probabilmente lo stimolo alla composizione di una Liturgia gli venne dall'idea, all'epoca largamente diffusa negli ambienti musicali russi, che l'antica polifonia sacra fosse un retaggio "profondamente" slavo; ma il sentimento che ispirò i l'autore, più che rivolto ad un'astratta religiosità, rispecchia fedelmente la spiritualità del popolo russo, una spiritualità molto terrena e saldamente radicata nelle antiche tradizioni. Durante la composizione della Liturgia Rachmaninov ricorse i più volte ai consigli dell'allora massimo esperto di musica liturgica antica, Aleksandr Dmitrévic Kastalsky (1856 - 1926). Probabilmente a questi si devono i tagli e le numerose aggiunte e interpolazioni testuali di questa versione della Liturgia ; versione che, pur nel pieno rispetto della tradizione, si discosta in alcuni passi dal testo canonico. Ma questo d'altronde fa parte della variabilità propria del cerimoniale liturgico, in base alla quale, ad esempio, alcuni versetti delle litanie possono mutare in rapporto alla particolare festività del calendario liturgico ortodosso. Non si stupisca dunque il lettore se troverà alcune lacune ed "eventuali" discrepanze tra il testo originale e la versione che ne sarà data in forma di concerto. Ad esempio, oltre alle antifone (che non verranno eseguite per contenere in termini ragionevoli la durata del concerto), nella versione originale della Liturgia di Rachmaninov, sono esclusi i canti antifonali (eseguiti a cori alterni) denominati Makarismoi (Beatitudini evangeliche) ed alcuni altri canti minori.

Prima di esaminare dal punto di vista musicale la Liturgia di Rachmaninov mi pare utile dare alcune indicazioni di carattere generale sullo svolgimento della Messa secondo il canone liturgico bizantino attribuito a San Giovanni Crisostomo.
Le origini di questa liturgia — che con la liturgia di San Basilio costituisce il nucleo centrale del cerimoniale eucaristico bizantino-ortodosso — risalgono al V secolo in ambito siriaco, più precisamente, antiocheo. Delle due liturgie, a partire dal XIV secolo, la più utilizzata è quella di San Giovanni Crisostomo, essendo la liturgia di San Basilio destinata esclusivamente alle Domeniche di Quaresima (ad eccezione della Domenica delle Palme), al Giovedì e al Venerdì Santo, alla vigilia di Natale e dell'Epifania e
al 1° di gennaio, festa di San Basilio.

La liturgia di San Giovanni Crisostomo (tradotta dal greco in lingua paleoslava probabilmente dai SS. Cirillo e Metodio), si articola in due parti: la Liturgia dei Catecumeni e la Liturgia dei Fedeli, corrispondenti | rispettivamente alla Liturgia delta Parola e alla Liturgia Eucaristica del rito romano.

La Divina Liturgia di San Giovanni Crisostomo

 

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