L'intercessione dei Santi (dalla veglia di Alberto Marvelli)



Testo della veglia
Celebrante
Ora il Padre ha già chinato il Suo sguardo su di noi. Quando Lui ci guarda ci vede come un corpo, il cui capo è Suo Figlio Gesù.

In questo corpo ci siamo tutti noi e insieme a noi ci sono coloro che hanno risposto sì alla Santità di Dio.
Sono i nostri amici e modelli da imitare. Attraverso loro vediamo riflessa la luce di Dio in tutte le sue sfumature.
Con loro vogliamo pregare questa veglia.
In compagnia dei santi vogliamo ricordare Alberto Marvelli sollecitando per lui il riconoscimento dalla Chiesa della sua Santità e chiedendo a lui di pregare per tutti i giovani, affinché rispondano sì alla chiamata di Dio.

Maria, vergine e madre, prega per noi
Pietro, pescatore di uomini, prega per noi
Giovanni, che sai ascoltare il cuore di Gesù, prega per noi
Paolo, apostolo delle genti, prega per noi
Maria Maddalena, testimone privilegiata della resurrezione, prega per noi
Centurione romano, che ci precedi nella fede, prega per noi
Ladrone pentito, che ci precedi in paradiso, prega per noi
Gaudenzo, patrono della diocesi, prega per noi
Agostino, conquistato dall'amicizia di Dio, prega per noi
Antonio del deserto, vincitore sul demonio, prega per noi
Cecilia, delizia per le orecchie di Dio, prega per noi
Chiara, fonte sigillata, prega per noi
Caterina, un solo cuore con Gesù, prega per noi
Francesco, fratello povero di Gesù, prega per noi
Filippo Neri, prevenuto dalla gioia, prega per noi
Giovanni della Croce, poeta della mistica, prega per noi
Giovanna d'Arco, totalmente ispirata da Dio, prega per noi
Teresa d'Avila, prigioniera del castello di Dio, prega per noi
Teresa di Lisieux, piccola principessa di Dio, prega per noi
Padre Kolbe, martire dell'amore, prega per noi
Padre Pio, uomo giusto e confessore tenace, prega per noi
Alberto Marvelli, testimone instancabile della carità di Dio, prega per noi
Carla Ronci, consacrata sulle strade del mondo, prega per noi
Angeli e Arcangeli, postini di Dio
Santi e Sante di Dio, pregate per noi, pregate per noi.

Alberto
C'è un angolo qua in Paradiso dove si raccolgono tutte le preghiere degli uomini. E' un posto meraviglioso.
Qui il Santo dei Santi entra in dialogo con la Sua creatura, qui si realizza la storia, qui si compie la creazione.
Non li vedete come corrono gli angeli, i "postini di Dio"?
Sono loro che instancabilmente si affrettano nel raccogliere i sentimenti degli uomini.
Salgono e poi scendono e ancora risalgono per poi ridiscendere.
E' come una scala la via che compiono giorno e notte per tutti i giorni che Dio darà al mondo di esistere.
Non c'è preghiera che cada a vuoto!
Dio le ascolta tutte, anche se i suoi tempi non sono i nostri.
Ma Lui non fa niente senza le preghiere dell'uomo, non può far niente perché così ha voluto.
Lui, il Creatore, ha bisogno del nostro si per realizzare la Sua creazione.
Chiunque di noi passi in questo luogo ritrova le sue preghiere.
Non ci sono archivi e neppure computer.
Le preghiere si ritrovano con la forza dell'amore; così come gli uomini.
Ci incontriamo per quanto ci siamo amati.
E' così che oggi sgorga una luce nuova.
Una preghiera fra le miriadi si illumina agli occhi del mio cuore. 
Ve la leggo:

Signore, perdona tanti peccati che si commettono. Vergine santissima proteggi tanta gioventù abbandonata a se stessa. Difendila dagli attacchi di Satana e fa che ritrovi se stessa. 

E' una preghiera rivolta ai giovani.
A voi giovani oggi vorrei scrivere e vorrei raccontarvi uno dei milioni di progetti d'amore che Dio ha per ciascuna delle sue creature.
E’ la mia storia: è una vita di ricerca, ma anche di conflitti, di lotte e di paure.
E’ una storia che parla di me, ma parla anche a voi e di voi.
Scrivo a voi giovani perché siete forti e il vostro entusiasmo è capace di sogni grandi, proprio come quelli di Dio, la mia storia nasce lontano, tra le braccia di colei che nel silenzio ha vegliato e ha protetto la mia vita e la mia vocazione: la mia mamma, Maria Mayr.

La mamma è il nostro angelo consolatore, é la nostra consigliera più preziosa, vive solo per il figli, pensa solo alla loro felicità.
Con quale bontà ci rimprovera i ritardi e le mancanze, con quanta affettuosa severità sorveglia la nostra vita spirituale e materiale. Sull'esempio di Cristo essa è tutto a tutti: sia con i familiari che con gli estranei che con i poveri. Sempre serena e col sorriso pronto, conforta e consola chi a lei ricorre. Essa dà senza volere ringraziamenti e gratitudine, perché li aspetta da Dio. Purtroppo noi non la conosciamo abbastanza e non le vogliamo tutto il bene che si merita; altrimenti non la faremmo soffrire.
Non la ameremo mai abbastanza e non faremo per lei neppure una piccola parte di quello che ha fatto per noi e che continuamente fa.

Ringraziate Dio per la vostra mamma, il dono in assoluto più grande che Dio vi ha fatto. Chi più di lei vi ama gratuitamente? 
Chi più di lei vigila sulla vostra vita, previene i vostri sbagli, cura il vostro corpo?
Quando mio papà morì, io ero ancora piccolo e mia mamma si trovò ad allevare sei figli. Quanti sacrifici!
Mai un attimo di sosta, mai uno di svago, non sa che cosa sia l'ozio, ha sempre qualcosa da fare.
Ringraziate Dio per la vostra mamma. E' lei che vi aspetta ogni giorno e ogni notte.
Quante volte invece avete sfuggito il suo sguardo per rintanarvi furtivamente nella vostra camera in una solitudine che sentite incompresa.
La mamma nel silenzio delle parole non dette, comprende tutto perché ha ascoltato il vostro cuore prima che veniste alla luce.

 

 

 

 

Recita
Don Franco Mastrolonardo e i ragazzi del Punto Giovane di Riccione

Autore
F. Mastrolonardo. “Veglia Marvelli”. Punto Giovane, 2015. iBooks. https://itun.es/it/UifY5.l

Chi è Alberto Marvelli
Alberto Marvelli nasce a Ferrara il 21 marzo del 1918 e muore a Rimini il 5 ottobre 1946 ad appena 28 anni. Una vita breve, ma ricca. Secondogenito di sette fratelli Alberto si stabilì con la sua famiglia a Rimini nel 1930. Qui frequentò l'oratorio salesiano, di cui visse intensamente la vita. Dopo le scuole primarie e il ginnasio, si iscrisse al Liceo Classico Giulio Cesare… Prestò servizio militare a Trieste nel '41 e a Treviso nel ’43 fino all'otto settembre. Nel giugno del '42 si laureò in ingegneria meccanica a Bologna. Per alcuni mesi del 1942 fu impiegato alla Fiat di Torino all'ufficio progetti. Nell'anno scolastico 1942/43 fu insegnante presso l'Istituto Tecnico Industriale di Rimini. Nel periodo bellico e post-bellico della seconda guerra mondiale, dal 1940 al 1946, nella Rimini martoriata e distrutta dai bombardamenti, fu figura di grande rilievo, non solo per l'integrità di vita, ma anche per l'impegno sociale e politico. Cattolico fervente, uomo di fede e di preghiera, visse il suo impegno laicale nella costruzione della città terrena, con competenza, onestà, rettitudine: fu buon amministratore dei beni pubblici. Fu assessore comunale con l'incarico dell'Ufficio Alloggi e Ricostruzione; ingegnere responsabile della locale sezione del Genio Civile. Militò nelle organizzazioni cattoliche; vice presidente dell'Azione Cattolica, presidente dei laureati cattolici, membro del direttivo della Democrazia Cristiana. Il 5 ottobre 1946, mentre si recava a tenere un comizio per le elezioni amministrative - anche lui era nel lista per la D.C. - morì investito da un camion militare.

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