V Stazione: Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la croce



Dal Vangelo secondo Matteo 27, 32; 16, 24
Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a prender su la croce di Gesù. Gesù disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua".

Meditazione
Gli ammalati
Tra i crocifissi di oggi, come di sempre, d'altronde, non possiamo dimenticare gli ammalati, coloro che come Giobbe, ti chiedono, Signore, il perché del dolore che appare assurdo ed ingiusto, e sono continuamente tentati di dubitare del tuo amore. Li abbiamo sotto i nostri occhi, uomini e donne, giovani e anziani, spesso bambini, costretti per anni, a volte per un'intera vita, nei letti di ospedale, bloccati in casa, abbandonati alle pure eroiche cure di figure meravigliose nei vari Cottolengo, che non possono godere della bellezza della natura, la gioia dell'amore, la profonda e liberante armonia con il proprio corpo. Quante volte di fronte a queste immagini anche noi siamo caduti nel dubbio e abbiamo faticato a conciliare la presenza del male con la certezza della tua esistenza e dell'onnipotenza del tuo amore.
Ebbene, questa sera vogliamo chiederti prima di tutto per noi un sovrappiù di fede, la capacità di vincere ogni dubbio e di fidarci di te, dal momento che tu volontariamente e liberamente hai percorso la strada della sofferenza, per condividere la nostra fragilità, la miseria del dolore che non rientrava nei tuoi progetti, ma che è penetrata nel mondo per opera del Maligno.
Aiutaci, allora, Signore, a ripetere l'esperienza di Simone di Cirene che riuscì a distaccarsi dalla propria fatica, per incrociare il tuo sguardo, intuire la tua sofferenza accettata per amore, e passare da ciò che all'inizio aveva subito come un peso ingiusto ed insopportabile, ad una esperienza misteriosa di comunione con te.
Soprattutto, Signore, concedi a tutti i sofferenti, a tutti gli ammalati, di comprendere che il dolore non è mai inutile, che tu sai trasformare anch'esso in un'occasione di grazia, perché nelle tue mani esso può diventare un'opportunità per completare misteriosamente le tue sofferenze a vantaggio della redenzione personale, di quella ecclesiale e dell'intera famiglia umana. E tu che sei il buon samaritano e il vero cireneo dell'umanità, concedi ai tanti Cirenei di oggi, medici, infermieri, volontari… di saper scoprire in ogni infermo la tua stessa presenza, per continuare, strumenti umili ed efficaci nelle tue mani, la tua opera di liberazione e di lotta contro ogni genere di male.


 

Recita
Patrizia Sensoli, Sabrina Boschetti

Musica di sottofondo
Kyrie. Cantano e suonano le Sorelle clarisse di Sant'Agata Feltria

Meditazione
Don Raffaello Schiavone
 

Preghiera devozionale

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