II Stazione: Gesù è caricato della croce



Dal Vangelo secondo Matteo 27, 27-31
Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: «Salve, re dei Giudei!». E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo.


Meditazione
I poveri del mondo
Signore, noi, abitanti nei paesi ricchi del mondo, per lo più battezzati, non abbiamo preso la croce della tua sequela, della coerenza con le tue scelte di solidarietà e di condivisione, ma, spesso, per salvaguardare i nostri privilegi, abbiamo imposto la croce della miseria, della fame, della sete, della mancanza di una degna abitazione, dell’impossibilità di esprimere la propria cultura, della privazione dei loro diritti, ai poveri della terra, il cui grido, dal tempo dell’Esodo, anche quando non diventa esplicitamente preghiera, sale direttamente al tuo cuore paterno. Come se non bastasse, poi, abbiamo aggravato la loro situazione, indegna di esseri umani, con l’accumulare sulle loro spalle debiti che non potranno mai pagare, col conservare o alimentare le loro lotte intestine mediante la vendita delle armi, col derubarli dei loro prodotti imponendo loro i nostri prezzi, col considerare la nostra cultura la migliore e la loro senza dignità, fino a vederli invasori della nostra tranquillità tutte le volte che, per fuggire da queste situazioni create da noi, bussano alle nostre porte.
Signore, rendici consapevoli della nostra colpevolezza, della nostra idolatria per la ricchezza e il lusso, del nostro attaccamento alle cose materiali, che rinnega la nostra meta ultraterrena, delle nostre mancanze di solidarietà e condivisione che bestemmia la tua volontà paterna verso un’umanità chiamata a diventare una sola famiglia, e convertici per entrare finalmente nella logica del tuo regno, che è un regno di giustizia e di pace, e che tu vuoi si realizzi già su questa terra, chiamandoci a un impegno concreto perché finalmente tante spalle siano liberate da queste croci e tutti ci rendiamo conto che non ci si salva da soli, ma che la vera realizzazione sta nel collaborare per il bene comune dell'intera famiglia umana.
 

Recita
Patrizia Sensoli, Sabrina Boschetti

Musica di sottofondo
Kyrie. Cantano e suonano le Sorelle clarisse di Sant'Agata Feltria

Meditazione
Don Raffaello Schiavone

 

Preghiera devozionale

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