Luca 10, 27-37



Testo del Vangelo
Gesù riprese:«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Và e anche tu fà lo stesso».

 

Recita 
Franco Mastrolonardo

Musica di sottofondo
L.V. Beethoven. Piano Sonata #31 In A Flat, Op. 110. Diritti Creative Commons

 

Vangelo di Luca
L'evangelista Luca ci presenta la parabola del buon Samaritano. Nella nostra vita rischiamo di essere o come il ricco epulone che, preso dalle sue feste e dai suoi lauti banchetti, non si accorgeva del povero Lazzaro, oppure peggio ancora come il sacerdote e il levita di questa parabola che pur vedendo il bisognoso lungo la loro strada, lo evitano consapevolmente. Invece il buon Samaritano si prende cura. Questo prendersi cura non significa fare tutto da solo. A sua volta il buon Samaritano affida l'uomo ferito ad un albergatore a cui chiede di prendersene cura a sua volta. La carità si fa insieme, ma ciascuno deve fare la sua parte.

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